Collaborazione volontaria (Voluntary bis) o Ravvedimento operoso. Compariamo sanzioni, imposte ed effetti.
Collaborazione volontaria o Ravvedimento operoso? Quale conviene per la dichiarazione infedele attuata con omessa compilazione del quadro RW sui redditi esteri.
Le sanzioni collegate alla mancata dichiarazione di capitali all’estero (quadro RW)
La sanzione per l’omessa dichiarazione di capitali detenuti all’estero va dal 3% al 15% di quanto non dichiarato. Raddoppiata se le attività sono in Paesi Black List. La dichiarazione infedele sui redditi è punita in modo ben più pesante. Con una sanzione che va dal 90 al 180% dell’imposta dovuta. La sanzione è aumentata della metà quando la violazione è realizzata con utilizzo di documentazione falsa o per operazioni inesistenti, mediante artifici ecc. Invece, la sanzione è ridotta di 1/3 quando la maggiore imposta o il minor credito accertati sono inferiori al 3% dell’imposta e del credito dichiarati. Ovvero comunque complessivamente inferiori a 30.000 euro. Vi è inoltre un aumento del terzo per le sanzioni relative all’omessa indicazione dei redditi esteri, conseguenti ai capitali non dichiarati (art. 1, co. 8, D.Lgs. n. 471/1997).
La Collaborazione Volontaria (Voluntary bis)
La Voluntary disclosure è una procedura tributaria volta ad agevolare la regolarizzazione dei capitali esteri non dichiarati. A fronte del versamento di sanzioni particolarmente ridotte, mediamente dello 0,5% – 1% del capitale non dichiarato sul modello RW (vedi la nostra guida). Nonché, a fronte del pagamento delle eventuali imposte evase (oltre a relative pesanti sanzioni in forma ridotta). Si può aderire fino al 31 luglio 2017. La procedura di sanatoria comporta anche la non punibilità per i collegati reati tributari e per il riciclaggio. Abbiamo riscontrato perplessità nell’adozione della procedura quando, oltre la mancata compilazione del quadro RW, ci sia un’evasione di imposta sul reddito in periodo ancora accertabile. Magari in prescrizione dopo poco tempo.
Il Ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso è uno strumento permanente e non limitato alla detenzione di capitali all’estero. Consente al contribuente di riconoscere le proprie violazioni tributarie, sanandole col pagamento di sanzioni ridotte. Essendo un rimedio generale, anche l’omessa dichiarazione dei capitali esteri può essere regolarizzata. Con alcuni distinguo ed a certe condizioni.
Ravvedimento operoso con dichiarazione tardiva
Il Ravvedimento può attuarsi mediante una Dichiarazione tardiva. Cioè una Dichiarazione fiscale presentata con un ritardo non superiore ai 90 giorni. In questo caso si applica una sanzione “fissa”, da 250 a 1.000 euro per l’omessa dichiarazione dei redditi. Se la dichiarazione viene trasmessa entro il termine di presentazione di quella per l’anno successivo e in assenza di controlli tributari, la sanzione è dimezzata (ed è fissata dal 60 al 120%). Cioè diventa, per l’omessa dichiarazione dei redditi, se non sono dovute imposte, da un minimo di 150 euro a un massimo di 500 euro. Secondo la migliore interpretazione della normativa tributaria, relativamente alla mancata comunicazione del quadro RW, il Ravvedimento operoso compiuto entro 90 giorni (dichiarazione tardiva) ha come sanzione base 150 euro da ridurre a 1/10 ai sensi dell’articolo 13, D.Lgs. 472/1997. Oltre a ciò comporta il versamento di eventuali omessi versamenti di imposte. Spirato il termine di 90 giorni, la dichiarazione si considera omessa.
Dichiarazione omessa, come sanare?
Di massima, spirato il termine di 90 giorni il contribuente non può più avvalersi del ravvedimento operoso. Tuttavia, il contribuente può procedere ugualmente a sanare spontaneamente gli omessi versamenti di imposte. Partendo dalla sanzione base del 30% e applicando le relative riduzioni. La sanzione applicabile in caso di dichiarazione omessa, ma con versamento delle imposte dovute, è quella fissa. Attualmente pari a 250 euro (circolare n. 54/E/2002). Certo, resta in ogni caso precluso il ravvedimento per quanto riguarda la mancata compilazione quadro RW. Ma il contribuente, pur esposto alle sanzioni RW, può definirle nella misura di 1/3. La presentazione della dichiarazione omessa entro l’anno risulta particolarmente appetibile anche dal punto di vista penale, in quanto la presentazione entro l’anno dell’integrativa accompagnata all’integrale versamento delle imposte è causa di non punibilità (art. 13, D.Lgs. 74/2000) del reato di omessa dichiarazione.
Dichiarazione integrativa nei 90 giorni per mancata compilazione quadro rw
E’ una situazione comune. Il contribuente presenta la dichiarazione nei termini ordinari, ma senza RW. Nei 90 giorni successivi presenta una integrativa con l’RW. In tal modo l’omessa comunicazione RW sanata nei 90 giorni sconta una sanzione base fissa, che ammonta a € 258.
Omessa compilazione modello RW per capitali in Paesi black list
Ci sono specifiche norme volte a contrastare l’esportazione di capitali in Paesi cosiddetti Black list. Una norma stabilisce che i capitali illegalmente esportati in Paesi a fiscalità privilegiata si presumono costituiti mediante redditi sottratti a tassazione. (art. 12, D.L. 78/2009). E’ salva la prova contraria. Inoltre, sono raddoppiate le sanzioni per mancata dichiarazione o dichiarazione infedele. E’ stabilito anche il raddoppio dei termini ordinari di accertamento. Si dubita che questo regime sanzionatorio per i Paesi black list operi anche in caso di ravvedimento. Procedendo con il ravvedimento operoso, molti ritengono che l’RW sia regolarmente presentato e pertanto si blocca la presunzione di costituzione del capitale con redditi sottratti a tassazione. L’Agenzia delle entrate non è però sempre di questo avviso, confortata dalla circolare n. 11/E/2010. In definitiva, c’è il rischio che l’Agenzia delle entrate ritenga applicabile una sanzione che va dal 180 al 360%.
Conclusioni
Solitamente la Voluntary disclosure 2.0 dà più vantaggi economici. Ma il calcolo di convenienza può anche essere in favore del ravvedimento operoso o della dichiarazione tardiva. La scelta va fatta però considerando tutti i fattori, compreso quello di eventuali possibili contestazioni penali. In sintesi, gli elementi da valutare prima di qualsiasi decisione sono:
- anni che si intendono regolarizzare. Con la voluntary disclosure occorre sanare tutte le annualità, mentre ciò non avviene per il Ravvedimento. Elemento importante anche per l’imposizione IRPEF.
- benefici penali. Solo la Voluntary garantisce una non punibilità, anche se limitata alle contestazioni tributarie.
- sistema di pagamento. La Voluntary prevede una limitata rateazione, esclude le compensazioni. Il Ravvedimento operoso non contempla rateazioni, ma permette la compensazione.
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Come scegliere l’avvocato per una pre-analisi sulla voluntary 2.0?
Se hai l’idea di regolarizzare capitali detenuti all’estero, chiedi un colloquio orientativo riservato. Per il rientro dei capitali esteri con la voluntary 2.0 conviene rivolgersi ad un professionista locale. Competente in questa materia, con collegamenti permanenti con tributaristi e revisori contabili. Ad esempio il nostro studio legale opera su Padova, Venezia, Treviso, Vicenza e Rovigo. Hai scelto il nostro Studio Legale Forcella –Peruzzi? Fissa il nostro colloquio orientativo in Studio. Senza impegno, Se incaricato, ti forniamo un parere preliminare di massima sulla fattibilità e ti evidenziamo eventuali aspetti critici penali, civili e tributari. Questo è lo schema, ordinato cronologicamente, dell’attività professionale dello Studio Legale nella nuova Collaborazione Volontaria (Voluntary Disclosure Bis):
- colloquio orientativo sull’istituto della Voluntary disclosure 2;
- disamina della documentazione (presso Banche e Finanziarie estere);
- parere preliminare della posizione del contribuente, penale, civile e tributaria;
- valutazione dei costi complessivi della procedura;
- predisposizione della relazione di accompagnamento e controllo dei conteggi:
- verifica dell’istanza telematica e relativo invio;
- assistenza al pagamento (entro il 30/9/2017 o in tre rate);
- pianificazione patrimoniale ed ereditaria sui capitali regolarizzati.
Sullo stesso argomento:
- La guida alla Voluntary Disclosure bis
- Il rientro di capitali esteri: voluntary disclosure e ravvedimento
- Calcolo sanzioni, esempi pratici
- Voluntary bis: attività e spese del professionista
- Le annualità accertabili con la Voluntary bis
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