Abbiamo visto che oggetto di collazione (restituzione) sono tutte le donazioni. Sono soggette a collazione anche le donazioni indirette. Si tratta di quelle liberalità risultanti da schemi negoziali aventi una causa tipica diversa da quella delle donazioni. Vediamo meglio queste situazioni
Cosa sono le donazioni indirette?
Nelle donazioni indirette l’arricchimento del donatario non dipende direttamente da un contratto di donazione. Il contratto previsto dall’art. 769 cod. civ. e seguenti. Ma dipende da atti giuridici il cui scopo immediato non è quello di soddisfare lo spirito di liberalità. In materia di collazione, una delle questioni più discusse è quella della intestazione di beni a nome altrui. Parliamo cioè dell’acquisto di un bene con l’impiego di denaro proveniente da un soggetto diverso dall’acquirente. Il caso tipico è quello del figlio che acquista un bene immobile con denaro del genitore.
Tali situazioni di donazione indiretta sono inquadrate dalla legge in vari istituti giuridici.
- la remissione di debito
- l’adempimento dell’obbligo altrui
- il contratto a favore di terzo
- l’intestazione fittizia
- la simulazione
Donazione del denaro o dell’immobile?
L’analisi del fenomeno e la relativa soluzione hanno notevole rilievo pratico. la Legge distingue due situazioni.
- Nella prima l’oggetto della donazione è identificato nella somma di denaro. La collazione, cioè la restituzione all’ereditò, si concretizzerà in un obbligazione di valuta. La restituzione è regolata dal principio nominalistico. Pertanto i donatari dovranno collazionare la sola somma ricevuta con le donazioni indirette.
- Diversa è l’ipotesi in cui si ritenga che le donazioni indirette riguardino il bene immobile. L’oggetto della collazione sarà l’immobile. Ovvero una somma corrispondente al suo valore di mercato al momento dell’apertura della successione.
Cosa dicono Dottrina e Giurisprudenza
La dottrina dominante ritiene che debba essere sempre conferito il denaro. Perché l’oggetto della collazione è quanto uscito dal patrimonio del donante. Non ciò di cui si è arricchito il beneficiario. Tale impostazione comporta che nella maggior parte di casi oggetto della collazione dovrà essere il denaro. Per una dottrina minoritaria oggetto della collazione è il valore di cui si è arricchito il donatario. Questo perché l’impoverimento del donante si identifica anche nella perdita del potenziale arricchimento futuro.
La Giurisprudenza per decenni aveva aderito aderito alle tesi della dottrina dominante. Successivamente si è avuto un cambio di indirizzo da parte della Suprema Corte. Il più recente orientamento è stato composto dalla Sentenza n. 9282/92 delle sezioni unite della Suprema Corte. La relativa tesi è stata confermata fino ad oggi. Ad esempio in una cassazione del 2014. questVediamola nel dettaglio.
La Sentenza 9282/92 della Cassazione
La Sentenza 9282/92 fa riferimento sia all’ipotesi in cui il genitore paga direttamente il prezzo. Sia all’ipotesi in cui fornisce al figlio la somma necessaria. La Suprema Corte afferma che in ambedue i casi si è in presenza di una donazione indiretta dell’immobile.
Cosa sostiene la Corte per queste donazioni indirette? Che è presente un collegamento essenziale tra l’elargizione del denaro paterno e l’acquisto del bene immobile da parte del figlio. Tale collegamento fa ritenere che il bene messo a disposizione del beneficiario sia proprio l’immobile. Pertanto ai fini della collazione, nell’ipotesi di donazione indiretta, occorre aver riguardo all’effettivo arricchimento del donatario. Infatti non dove esserci necessaria corrispondenza fra ciò di cui si è depauperato il donante e l’oggetto della collazione.
E nel caso di elargizione della somma di denaro precedente alla vendita? La donazione indiretta dell’immobile ricorre solo nel caso in cui il versamento sia stato finalizzato alla compravendita. Invece quando il denaro è stato donato come tale, si realizza una donazione diretta di denaro.
Attenzione alla nullità della donazione indiretta
Vedremo in un altro articolo l’importante questione delle donazioni nulle. Infatti, in non rari casi le donazioni indirette sono realizzati con forme invalide. Anche in questo caso l’erede donatario, è tenuto alla restituzione. Non del valore. Ma di quanto ricevuto in forza dell’atto nullo.
Lo Studio Legale Forcella Peruzzi di Padova mette a disposizione la proprie professionalità nel complesso campo delle successioni ereditarie, del diritto immobiliare e della protezione patrimoniale.
Fai analizzare la tua situazione in un approfondito Colloquio Orientativo, in studio, al telefono o in videochiamata, in cui ascolteremo il tuo racconto e ti prospetteremo le possibili soluzioni giuridiche sulla base della nostra competenza ed esperienza in queste materie.
Hai un semplice dubbio in materia di successioni ereditarie, diritto immobiliare, tutela del patrimonio? Vuoi conoscere nello specifico i nostri servizi? Hai delle esigenze particolari? Mandaci una breve mail. Ti forniamo entro 3/4 giorni risposta mail gratuita e non impegnativa, predisposta da un avvocato dello Studio Legale Forcella Peruzzi di Padova.
Se hai bisogno invece bisogno di promuovere un giudizio in materia di successioni ereditare, diritto immobiliare o tutela del patrimonio, o hai ricevuto una convocazione in mediazione o un atto di citazione in queste materie, lo Studio opera in tutti tribunali d’Italia, direttamente o tramite i nostri domiciliatari.
Se invece sei un erede o un chiamato all’eredità e devi presentare la dichiarazione di successione vai direttamente alla pagina dichiarazione di successione