Divisione parziale: una soluzione per casi difficili di comunione ereditaria

 Talvolta i fratelli si dimostrano irragionevoli con riguardo ad uno degli immobile in comunione. Come gestire al meglio i casi “difficili” di comunione ereditaria? Cioè quelle comprendenti più immobili. Una di queste è avanzare una richiesta di divisione parziale, cioè di divisione solo di una parte dei beni in comunione. Alcune interessanti indicazioni ci sono fornite dagli stessi giudici. divisione parziale successioni ereditarie collazione
 Il principio dell’universalità della divisione ereditaria

In via di principio l’asse ereditario deve essere diviso interamente tra tutti i coeredi. Si tratta del cosiddetto principio della universalità della divisione. Trova la sua ragione nell’esigenza di garantire a tutti gli eredi porzioni tra loro omogenee e proporzionali ai valori delle rispettive quote di partecipazione. Sulla base degli art. 713, comma 3, 720 e 722 codice civile. C’è però una eccezione. E’ quella della divisione parziale, ammissibile a determinate condizioni.

I casi in cui è possibile procedere ad una divisione parziale secondo la Cassazione

Devi affrontare una trattativa per lo scioglimento della comunione? Considera che la divisione non deve necessariamente riguardare tutti i beni. Può anche essere parziale. La giurisprudenza, infatti, ha precisato che il principio dell’universalità della divisione non è assoluto. Né inderogabile. Ti richiamiamo la sentenza n. 5694 del 10/4/2012 della Corte di Cassazione. Nella suddetta pronuncia la Corte osserva che la divisione parziale è possibile in due ipotesi. Anzitutto, quando intervenga un accordo delle parti in tal senso. In secondo luogo, quando le altre non si siano opposte alla richiesta giudiziale di divisione parziale. Tale sentenza della Cassazione ne segue altre dello stesso tenore (Cass. 2011/573, Cass. 1994/10220, Cass. 1980/905).

Possono esserci ulteriori casi di divisione parziale dell’eredità oltre a quelli stabiliti dalla Cassazione?

Di recente, sull’applicazione principio di universalità della divisione ereditaria si è espressa la Corte d’Appello di Roma. Con la sentenza 7104/2014. La pronuncia è davvero innovativa, visto che i Giudici romani hanno precisato:

“Il principio della universalità della divisione ereditaria può essere derogato sulla base di “valide ragioni non codificate ma da rinvenire in situazioni concrete che legittimano la richiesta di un provvedimento di scioglimento parziale che risulti non solo utile ed opportuno ma soprattutto efficace al fine di portare allo scioglimento della  comunione in atto tra i coeredi”. … L’intenzione di volere la divisione parziale può revocarsi anche per implicito dal comportamento della stessa parte che invoca (incompatibilmente) il principio della universalità della divisione.”
La Corte capitolina pare aver esteso la possibilità della divisione parziale a tutti i casi in cui essa appaia opportuna. Cioè vi siano “valide ragioni non codificate”. Si lascia dunque ampio margine valutativo al Giudice.
Il caso di divisione parziale esaminato dalla Corte d’Appello di Roma
Il caso esaminato dalla Corte d’Appello era il seguente. Alla morte dei genitori, i numerosi eredi avevano ricevuto diversi immobili. Come spesso accade, non avevano però trovato un accordo di divisione. Due coeredi erano stati costretti ad avviare lo scioglimento della comunione. Quasi contemporaneamente un terzo estraneo aveva iniziato una causa contro tutti i coeredi. Il terzo chiedeva di accertare l’acquisto per un usucapione di due immobili dell’asse ereditario. Gli eredi attori del giudizio di divisione rinunciavano alla domanda relativa agli immobili oggetto di domanda di usucapione. La rinuncia non era stata però accettata da tutti gli eredi. Nonostante questo, il Tribunale aveva dichiato l’estinzione del giudizio limitatamente ai due beni oggetto. In sostanza, il tribunale aveva osservato che le deroghe al principio della universalità della divisione ereditaria non si esauriscono ai casi in cui vi è un accordo tra le parti. La pronuncia del Tribunale, come visto, è stata confermata dalla Corte d’Appello. Il principio della universalità della divisione era dettato non era stato invocato per un reale interesse. Ma piuttosto da un intento ostruzionistrico. Per i Giudici il buon senso e l’esigenza di procedere speditamente deve prevalere sul principio di universalità della divisione.
L’importanza di trovare un accordo parziale nelle divisioni “difficili” 
Non sempre gestire le comunioni ereditarie è agevole. La comunione è spesso “bloccata” a causa di comportamenti dettati da rancori e insoddisfazioni personali. Più che da reali motivazioni. Il rischio di creare o acuire liti in famiglia è tutt’altro che remoto. La situazione tipica è quella di un immobile da dividere tra due – o più – fratelli. Quando non vi è accordo tra questi sulla destinazione da dare a ciascun bene ereditato. Lo scioglimento della comunione può avvenire, innanzitutto, attraverso un accordo tra tutti i comproprietari. Ma talvolta un erede pone un veto relativo ad un unico immobile. In tal caso è possibile ricorrere alla divisione giudiziale. Questa, ai sensi dell’articolo 713 codice civile, può essere sempre domandata da ogni coerede. L’esperienza pratica ci dice che separando le varie questioni, risolvendole una a una, spesso si riesce a pervenire prima alla soluzione anche delle problematiche più spinose.
Cosa fare in caso comunione “difficile”?

Che fare se tuoi beni in comunione sono bloccati perché non non riesci a trovare un accordo con i tuoi fratelli, ecc. Non perdere tempo a rivolgerti ad un avvocato. Ti aiuterà a pianificare una strategia per farti ottenere tutto quello di cui hai diritto, nel minor tempo possibile, ai costi più contenuti, mantenendo se possibile buoni rapporti. Tieni presente che ogni situazione è diversa e bisogna tenere conto di molteplici aspetti che solo un avvocato esperto può valutare con cognizione. Il nostro studio legale Forcella Peruzzi, operante a Padova e direttamente in tutto il Nord Est (Venezia, Vicenza, Treviso, Verona, Belluno Rovigo, Ferrara ecc.) è a tua disposizione con il servizio di Risposta Mail Gratuita e Colloquio Orientativo in Studio. Se hai problematiche di divisione ereditaria, leggi il nostro post introduttivo (clicca questo link).

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